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È
più difficile raccontare la storia di ogni giorno che i grandi eventi. I
grandi eventi sono rumorosi e ingombranti e attirano l’attenzione; la vita
quotidiana è come un fiume che sembra seguire la sua via. In verità il
fiume è sempre lo stesso e sempre diverso: segue il suo corso, ma trasporta
un’acqua nuova. "Due volte nello stesso fiume non puoi
discendere", diceva un filosofo antico.
Allo
stesso modo la realtà associativa ha i suoi ritmi e i suoi riti, i cicli e
le liturgie, che si ripetono ogni anno, ogni stagione, ogni settimana; ma al
suo interno viaggiano molecole di vita sempre nuove e si verificano
dinamiche sempre diverse.
Il
crinale tra un anno e l’altro è segnato dal campo estivo. Qui si
raccoglie e si semina. Si valuta quanto di buono è stato fatto, ci si
confronta su che cosa si possa migliorare. Ci si rilassa, ci si diverte e si
raccolgono le energie per un nuovo anno. Se il campo estivo riesce bene, si
può star certi che l’annata sarà "di qualità".
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A
settembre si parte con una manifestazione "visibile" soprattutto
per i più giovani, per ristabilire un contatto, interrotto peraltro solo
per poco tempo. Poi c’è l’assemblea dei soci in cui si eleggono il
presidente e i dirigenti. Seguono le riunioni operative in cui si scelgono
gli allenatori, si programma l’attività, si impegnano le risorse
economiche per far ripartire l’organizzazione.
A
novembre iniziano i tornei ufficiali degli sport più praticati, il calcio e
la pallavolo. E qui il rito da stagionale diviene settimanale. Quanti
allenamenti e quanti allenatori! Quanti completini e quante raccomandazioni
di tenerli con cura. Quante telefonate e quante macchine cariche all’inverosimile,
trasformate in spogliatoi, perché si è già in ritardo.
In questi
primissimi anni l’attività è veramente pioneristica e un po’ caotica.
Mancano ancora delle strutture adeguate per gli allenamenti e si fanno i
salti mortali per attrezzare e gestire quel poco che c’è. Gli allenatori
sono tutti giovanissimi e alle prime armi, non hanno ancora avuto il tempo
di formarsi e fare esperienza, così i più grandi devono tappare tanti
buchi e farsi in quattro per risolvere mille problemi. Il materiale è lo
stretto necessario e va distribuito fra tutti. Eppure l’Associazione va e
si toglie anche delle soddisfazioni come la vittoria nel torneo provinciale
di pallavolo, per la categoria Cadetti (era la squadra di Salvo e
Adriano...). Ma il vero motore di tutta l’attività, a tutti i livelli,
resta comunque la consapevolezza di offrire un servizio educativo ai giovani
di San Giovanni Galermo.
Sono anche gli anni dell’accesa rivalità con la società Olympia
Triathlon, anch’essa di San Giovanni Galermo, gestita da Domenico Cutrufo.
E se nella pallavolo il predominio dell’Olympia era pressoché assoluto,
nel calcio la Giovaninsieme non temeva confronti. Giovaninsieme e Olympia, i
ragazzi della parrocchia e i ragazzi della palestra: due modi forse diversi
di vivere lo sport, ma tanta voglia di confrontarsi ed emularsi a vicenda. C’era
sempre chi, indeciso, passava di qua e di là.
A
gennaio 1992, dopo appena un anno di vita, l’Associazione è costretta a
cambiare guida. Nunzio Salerno, infatti, diviene presidente provinciale del
Centro Sportivo Italiano e deve lasciare la carica di presidente dell’Associazione.
Viene eletto Alessandro Salerno, che ne sarà a capo fino all’estate del
1998. Si tratta di un cambiamento imprevisto e non programmato, ma il corso
del "fiume" non muta.
Nell’estate
del 1992 avviene anche la prima partecipazione ad una manifestazione
nazionale da parte di una squadra Giovaninsieme: si tratta della squadra
Allievi-calcio che prende parte alla Festa Nazionale del CSI, che si svolge
a S. Benedetto del Tronto (AP). In questa manifestazione, la squadra guidata
da Alfonso Quatriglio e Pippo Arena ottiene un lusinghiero 5° posto, sulle
12 partecipanti da tutta Italia.
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La rappresentativa era inserita nel girone
B, insieme con squadre di Mantova, Macerata e Termoli, ed era così
composta: Portieri: Gianluca Le Rose, Dario Zappalà; Difensori: Filippo
Privitera, Toti Fornito, Seby Finocchiaro, Salvo Comis, Gabriele Cutrona,
Fabio Quatriglio; Centrocampisti: Fabio Pellegrino, Domenico Cannavò,
Riccardo Pantellaro, Giuliano Salerno; Attaccanti: Davide Franceschini,
Francesco Celi, Andrea Le Rose. Da questa squadra di quattordici-quindicenni
nascerà un nuovo gruppo dirigente per l’Associazione.
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