3.3 Mitico '95

 

Libera da lacci e lacciuoli, solida nella sua struttura, protesa verso il futuro, l’Associazione mette in campo le sue più fresche energie proprio in questi anni, raggiungendo un vertice per certi aspetti insuperato nel mitico ’95.

Quando alla fine dell’anno il presidente si reca negli uffici dell’Assessorato comunale per presentare una richiesta di contributi pubblici, di fronte alla relazione sulle attività svolte l’impiegato resta di stucco: “Ma voi tutte queste cose fate?”. Come riconoscimento, dopo un anno, l’Associazione riceve un assegno di, udite, udite, un milione di lire, proprio come una società di tennis tavolo che aveva tre atleti tesserati. Da quel momento l’Associazione non ha più presentato richieste di contributi.

La relazione sull’attività era divisa in capitoli, per fasce d’età (dai primi anni delle elementari ai giovani adulti), e per luogo di svolgimento delle manifestazioni (locali, provinciali, regionali, nazionali e internazionali). Ripercorrendola si evita di trascurare qualcosa.

Nel 1995 nasce il Centro Fantathlon, dove i bambini delle elementari possono cimentarsi in un’attività ludico-sportiva, non ancora specializzante, adatta alla loro età e che si armonizza con lo sviluppo. Principale promotrice e animatrice del centro è Sandra Fiocco, che nel corso degli anni si perfeziona seguendo vari corsi regionali e nazionali, diventando un punto di riferimento imprescindibile per le attività dei più piccoli.

Prosegue l’attività “ufficiale” nei tornei CSI con quattro squadre di calcio e quattro di pallavolo. Ciò significa centinaia di giovani ogni settimana impegnati con un’organizzazione che si fa sempre più complessa e sofisticata. Non si contano poi le partecipazioni ai meeting di atletica leggera, corsa campestre, giocasport in tutta la Sicilia.

Ai primi di giugno si festeggia il cinquantennio del CSI in Sicilia. La grande manifestazione si svolge a Palermo. Si alloggia tutti nel grande villaggio turistico di Terrasini, che per una settimana si trasforma in una specie di villaggio olimpico giovanile. L’Associazione è presente con una squadra di calcio ragazzi, con una squadra di pallavolo assolute, che arriverà alla finale, perdendola poi sfortunatamente, e con decine di collaboratori per l’organizzazione, dalle teste pensanti, agli arbitri ai “manovali”. Sono giorni indimenticabili con dei momenti veramente emozionanti.

Di ritorno da Terrasini, esausti, arriva una telefonata del vicepresidente nazionale del CSI, Santo Gagliano: “Si è ritirata una squadra dal torneo nazionale, dobbiamo sostituirla. Fai un giro di telefonate. Domani si parte!”. Incredibile, ma vero. La squadra c’è, le famiglie vengono presto contattate e convinte e dopo 24 ore si è in viaggio per Loreto. Parte la squadra allievi allenata da Seby, per una manifestazione nazionale all’interno di un grande meeting sull’organizzazione dello sport, chiamato “Time out”.

A Loreto nel frattempo viene organizzata la comitiva che rappresenterà l’Italia al campo FICEP, che si terrà a luglio a Graz (Austria). Partiranno Catania e Bologna e da Catania la comitiva sarà costituita da atleti della Giovaninsieme.

Interminabile viaggio in treno a causa di uno sciopero, gita a Venezia nell’attesa di una coincidenza, arrivo in Austria alle 4 del mattino, ma poi dieci giorni intensissimi sotto la guida di Alessandro e Maria. Così era composta la comitiva: Cristina, Anna, Nancy, Daniela, Agnese, Giovanni, Seby, Giuseppe, Francesco, Daniele, Flavio. La squadra di pallavolo vinse il torneo europeo. Nel calcio invece, batoste...

Al campo partecipano tedeschi, francesi, svizzeri, austriaci, polacchi, belgi, olandesi e... italiani, ma si parla una sorta di esperanto estemporaneo fatto di mozziconi di inglese, tedesco, francese, italiano e siciliano. Tante lingue che si fondono nei momenti comuni, tante storie che si intrecciano, esperienze che hanno lasciato il segno nella nostra vita, amicizie che ancora oggi durano attraverso il tempo e lo spazio.

 

 

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